Ipnosi – Cos’è?

Ad oggi non esiste una spiegazione di come funzioni tale fenomeno, o almeno non ne abbiamo una che risponda soddisfacentemente alla mole di domande sull’argomento.

Possiamo iniziare definendola come un momento di profonda interazione mente-corpo.

Interazione Mente – Corpo

Possiamo affermare che l’idea che la mente possa influenzare in modo concreto ed evidente il corpo, non è affatto nuova. È ben noto da sempre, che emozioni e salute siano connessi in qualche maniera, e come tecniche note da millenni come la meditazione, il rilassamento e respirazione aiutino a gestire la connessione mente – corpo.

L’ipnosi provoca l’interazione tra queste due entità a partire da una stimolazione che inizia con un’attività mentale volontaria a livello della corteccia celebrale, che vanno ad agire sul corpo.

Definizione

In letteratura abbiamo molte definizioni di questo fenomeno, cominciamo col definirlo come uno stato fisiologico, in cui entriamo, anche senza rendercene conto tutti i giorni, più volte al giorno. Stato che nelle sedute ipnotiche viene indotto dall’ipnotista.

A differenza del passato, la ricerca neurofisiologica sta investendo molte risorse nello studio di questo fenomeno, così, l’ipnosi ha trovato nei dati neuroscientifici relativi alla neuroplasticità, basi oggettive di efficacia.

La parola ipnosi deriva dal greco hypnos, sonno, ma più che con il sonno l’ipnosi ha a che fare con il rilassamento della mente e del corpo associato con un certo tipo di onde cerebrali, alpha e theta.

L’ipnosi è uno stato alterato di coscienza caratterizzato da un’attenzione focalizzata e da un’alta suggestionabilità che permette ai messaggi di raggiungere la mente inconscia con maggiore facilità. Questa condizione rende favorevole il cambiamento e può esser utilizzata per superare abitudini, aumentare l’autoefficacia o migliorare aspetti di noi che riteniamo debbano esser modificati.

Un’importa funzione dell’ipnosi è la possibilità di comunicare direttamente con la mente inconscia, che diversamente dalla mente conscia che riesce a trattenere un numero di informazioni limitate, può esser vista come un’enorme banca dati nella quale sono archiviate memorie ed emozioni in modo permanente. L’accesso alla parte inconscia permette di comunicare efficacemente con il programmatore autonomo interno responsabile degli schemi mentali, comportamentali ed emotivi come anche lo stato fisiologico del nostro corpo.

Durante la cosiddetta trance ipnotica viene temporaneamente bypassata la soglia critica ed è perciò possibile comunicare con la mente inconscia con i messaggi più appropriati per favorire i cambiamenti desiderati.

I risultati che si raggiungono attraverso l’ipnosi non sono magia, ma semplicemente l’effetto che si ottiene attraverso l’impiego delle risorse della mente subconscia o inconscia.

Come ipnotizzare

Ipnotizzare una persona è un processo semplice e chi dice il contrario non conosce l’ipnosi. Richiede “solo” la voglia di imparare, fiducia in se stessi e grande passione, questi sono gli ingredienti indispensabili per mettersi in gioco e cominciare ad ipnotizzare. L’ipnosi non richiede di esser svolta in luoghi particolare, quando viene fatta nella tranquillità di uno studio , avrà altre finalità e sarà destinata al cambiamento, oppure ad un lavoro regressivo per sondare qualche evento del passato. Si può cominciare da una tecnica di rilassamento ipnotico molto semplice, che dura dai 20 ai 40 minuti.

Cominciate l’induzione suggerendo alla persona di rilassarsi, con una frase come “Bene, potremmo cominciare rilassandoci completamente, ogni muscolo del tuo corpo dalla testa ai piedi?“. Da qui comincia l’induzione, ora bisogna osservare attentamente la persona e se notate che comincia a rilassarsi fare in modo che porti la sua attenzione sul respiro “porta l’attenzione al respiro, solo al respiro“, successivamente, “senti come il respiro di fa sempre più calmo, regolare e profondo“. Portate l’attenzione del soggetto su qualcosa che gli riguarda “ e mentre te ne stai lì seduto con gli occhi chiusi e respiri lentamente e hai le mani completamente abbandonate sulla gambe, continuai a rilassarti sempre più profondamente, dalla punta della testa alla punta dei piedi”. A questo punto potete approfondire lo stato di rilassamento e lo potete fare semplicemente contando “ora sto per contare da venti a uno molto lentamente, ed ad ogni numero che dico ti rilassi il doppio della volta precedente“. Concluso il conteggio potreste iniziare a dare qualche suggestione, concludendo con una suggestione post-ipnotica come “e la prossima volta che faremo ipnosi insieme, sarà dieci volte più facile e dieci volte più profonda“. Ora potete riportare la persona allo stato di veglia dicendo che conterete da uno a tre, o da uno a cinque e che terminato il conteggio la persona in questione aprirà gli occhi “completamente sveglia“.

Questa tipologia di induzione funziona bene con chi fatica a prendere sonno, e se lo fate con questo obiettivo suggerita come segnale post-ipnotico “questa notte dormirai tranquillamente per tutta la notte facendo magnifici sogni“.

Va ricordato che bisogna sempre rispettare la persona a cui si induce lo stato di trance e che in trance ipnotica si va sempre in due, l’ipnosi è una danza tra ipnotizzato e ipnotista.

 

Alcune tecniche ipnotiche

  • Ipnosi Metaforica.
  • Suggestioni.
  • Visualizzazione.
  • Regressione.
  • Progressione.
  • Ristrutturazione.
  • Ancoraggio.

Non ci addentreremo ora in ogni singola tecnica, che sarà argomento dei prossimi articoli. 

In conclusione, l’ipnosi è uno strumento potente che tutti possono utilizzare e coltivare con la giusta passione e determinazione ma soprattutto tanta pratica. Potrà capita che il soggetto a causa delle aspettative, dei pregiudizi non vado in stato di trance ma se non sarà la prima, sarà la seconda o la terza. In ogni caso, mai permettere ad una mancata induzione di generare insicurezze sulle proprie capacità o le tecniche.

Tutte le tecniche ipnotiche s’incentrano innanzitutto sul dirigere l’attenzione del paziente all’interno di sé stesso.
(Milton Erickson)