Il consulente finanziario e il miglioramento continuo – Pillole di Psicologia&Finanza
La MiFiD II, i mercati e i clienti sono i catalizzatori che portano all’aumento delle esigenze professionali e relazioni richieste ai consulenti, andando verso un cambiamento inevitabile, che porterà ogni professionista della finanza ad una evoluzione continua sotto il profilo personale.
Ogni consulente finanziario sa molto bene che l’unico modo per distinguersi è creare un rapporto autentico con i propri clienti, offrendo un servizio valido di qualità eccellente e aiutando i clienti a realizzare i loro obiettivi.
Avere un metodo di lavoro mentalmente ben rodato, la visione di chi voglio essere e dove voglio arrivare professionalmente e umanamente permette di mettere i clienti come punto di riferimento professionale.
Diventa anche indispensabile fare parte di un team altamente efficiente, efficace e disciplinato, che fornisce un servizio di consulenza valido e di prim’ordine.
Maggiormente rilevante diventerà il consulente nella vita dei clienti, offrendo un servizio valido e più i clienti saranno disposti a pagare per il servizio che ricevono.
Entriamo ora nei fattori che portano all’eccellenza nella relazione con il cliente, oggi affronteremo:
“Dominare il proprio campo di gioco”: Come ogni atleta che è unico nel modo in cui svolge il suo ruolo in campo, anche il consulente finanziario dovrà trovare la propria unicità nei punti di forza che mette in gioco. Il primo passo è definire con voi stessi le principali competenze lavorative ma soprattutto personali per andare in maniera decisa verso un rapporto solido e di fiducia, oltre che con clienti già fidelizzati, con nuovi clienti. Quindi chiediamoci “Cosa mi rende diverso dagli altri consulenti?”
Sia che siate professionisti esperti o stiate iniziando ad avviare la vostra attività, definire i vostri valori, i vostri punti di forza e debolezza vi aiuterà a rimanere fedeli a voi stessi, indipendentemente dagli alti e bassi del mercato.
Le persone di maggior successo hanno un usanza, prendersi una pausa (non una vacanza) almeno una volta l’anno, da mezza giornata ad alcuni giorni, per riflettere sulla propria vita e sul proprio business. Si pongono domande difficili tra cui:
- “Qual’è davvero il mio business?” (Sono ancora contento di alzarmi ogni mattina?) Motivazione
- “In quale business preferirei essere?” (Che cambiamenti dovrei apportare?) Obiettivi
- “Cosa manca nella mia attività/vita che mi aiuterebbe a ottenere ancora più successo?” (Quali aree di miglioramento?) Debolezze
Solo attraverso l’analisi si arriva alla conoscenza di se stessi e alla possibilità di apportare alcune modifiche per evolvere la propria persona e il proprio business.
“Se siete tanto fortunati da trovare il tipo di vita che vi piace, dovreste trovare anche il coraggio di viverla”
(John Irving)